Lo spazio federatore di una comunità di destino
La Valle Peligna si trova nel cuore degli Appennini, protetta dai massicci calcarei del Morrone e della Majella. Quest`ultimo è il secondo massiccio più alto della regione, caratterizzato da molte cime che superano i 2 500 metri di altitudine. Questi due insiemi montagnosi fanno parte del Parco Nazionale della Majella (PNM) che si estende per 75 ettari, e che confina ad est con la valle. Dal punto di vista idrografico i fiumi Gisio e Sagittario confluiscono al centro della valle prima di raggiungere il mare Adriatico.
Durante il Paleolitico inferiore, questo territorio era occupato da un lago, come la maggior parte delle altre valli della regione. Le riserve di acqua crollarono a causa di un terremoto, lasciando apparire una vasta conca di circa 100 Km2. I campi erano allora paludosi e malsani, ciò che li rendeva inagibili. Le prime installazioni umane sono state effettuate in un primo tempo sulle alture della valle: in modo simile a Pacentro, una decina di paesi arroccati sulle alture caratterizzano il paesaggio. In seguito, si verifico un drenaggio naturale cosa che ha permesso l’installazione stabile dei primi agricoltori nella valle. Si tratta d’altra parte del territorio più anticamente colonizzato della regione: Corfinio fu la capitale della lega italica in 91 AC, e Sulmona fu il centro amministrativo dell’Abruzzo durante la maggior parte del periodo medievale.
Questo territorio ha oggi 49 960 abitanti. Sulmona che costituisce la città principale raggruppa 25 077 abitanti e la maggior parte delle strutture e dei servizi pubblici. Due altri importanti comuni sono presenti: Popoli (5 600 abitanti) che segna l’entrata Nord nella valle, e Pratola Peligna (7 947 abitanti) che costituisce la porta di entrata dall’autostrada A25. Tutti gli altri comuni sono dei villaggi che hanno una popolazione tra 270 e 3 200 abitanti. In fondo alla valle, 16 comuni sono raggruppati nella «Comunità di Montagna Peligna».
Dal punto di vista storico il territorio ha un patrimonio architettonico relativamente importante. Numerosi palazzi ed edifici religiosi compongono i centri urbani di ogni comune e 6 villaggi hanno dei castelli medievali. Gli edifici comuni sono anche dotati di specificità architettoniche che caratterizzano l’identità territoriale locale.
Complessivamente, se l’industria è il settore di impiego maggiore, la valle riveste sempre un carattere rurale ed agricolo. Tuttavia, l’abbandono progressivo dell’agricoltora lascia spazio ad un urbanizzazione diffusa inquietante da una quarantina di anni.
La varietà degli elementi naturali, valle-collina-montagna, costituiscono l’identità propria di questa valle e gli conferiscono tutto il suo valore paesaggistico. Il paesaggio come il patrimonio costruito, costituiscono una carta vincente da preservare e da valorizzare.
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